Il Territorio

Delizia di Benvignante

Le origini del palazzo

Con le sue linee architettoniche tipicamente medievali, la Delizia di Benvignante si erge maestosa nei dintorni di Ferrara, e per la precisione tra le frazioni di Consandolo e San Nicolò d'Argenta. Oggi insignita del titolo di Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco, la Delizia di Benvignante è una delle residenze estensi più famose e meglio conservate. La sua costruzione risale al 1464 e, per volere del duca Borso d'Este, il palazzo fu donato la notte di Natale a Teofilo Calcagnini, Maestro di Camera della corte estense.

Le bellezze del palazzo

Diventata dimora, a partire dalla metà del '500, della prestigiosa Accademia dei Filareti, la Delizia di Benvignante si compone di tutti gli elementi architettonici tipici del periodo. Oltre all'abitazione vera e propria del castaldo, sono parte integrante della struttura anche la cappella con i fregi e i decori di Amadio da Milano, un'osteria, varie corti, una beccheria dove un tempo venivano macellate le bestie e naturalmente una torre colombaia, che dona al palazzo un profilo immediatamente riconoscibile. Ben quattro ettari di parco lussureggiante circondano il palazzo, donando ulteriore fascino alla Delizia di Benvignante.

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